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La solidità dell'arte

Chiesa della fondazione Don Carlo Gnocchi, Milano

La Chiesa della Fondazione Don Carlo Gnocchi di Milano viene consacrata e dedicata al Beato Don Carlo Gnocchi il 24 ottobre 2010, eretta a Santuario il 28 febbraio 2012 e, nell'ottobre del 2015 scelta come chiesa giubilare per il Giubileo delle Misericordia.
Albano Poli


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Portale in bronzo, tecnica della cera persa
Pianta delle opere: Chiesa della fondazione Don Carlo Gnocchi, Milano




Il progetto, a cura degli architetti Clara Rognoni e Paolo Valeriani, risolve lo spazio sacro su un unico livello a piano terra, così da facilitare la fruizione degli utenti disabili ospiti del centro di assistenza ospedaliera presso l’adiacente Istituto.

Le molte opere realizzate da Progetto Arte Poli per questo importante luogo di culto comprendono il portale d’ingresso in bronzo, le porte interne della bussola, le vetrate artistiche che adornano i lati dell'ingresso, del coro e dell'abside, il confessionale, il fondale dell’area presbiterale, l'ambone e le sedute laterali, il mosaico del pavimento. Un intervento articolato, multiforme nella coerenza delle scelte stilistiche, tutte improntate all’essenzialità dell’iconografia, a una purezza di visione in linea con lo spirito della Fondazione e con la vita di Don Carlo Gnocchi.




Il portale in bronzo



Il portale d'ingresso è stato realizzato in bronzo dorato con la tecnica della fusione a cera persa. Su di esso è raffigurato Beato Don Carlo Gnocchi circondato da tanti bambini da lui aiutati e "avvolto" dal grande abbraccio di Cristo che gli indica con la mano destra la via che deve intraprendere, quasi un sogno, prodigandosi per far nascere le future opere di carità sotto forma d'istituti ospedalieri per bambini mutilati e poliomielitici. Il Beato stringe in una mano il cappello d'alpino, ad evocare la sua esperienza traumatica come cappellano militare degli alpini in trincea, quando egli "vedeva" nel viso dei ragazzi morenti il volto di Cristo. Superiormente è stata incisa la scritta "Accanto alla vita, sempre",il mandato del Beato don Carlo e il riferimento ideale, ancora oggi, delle attività della Fondazione.

Nel 2016, in occasione del Giubileo straordinario della Misericordia voluto da Papa Francesco, è stata Porta Santa, attraversata da migliaia di fedeli.


Chiesa del Sacro Cuore Immacolato - esterno
Portale in bronzo - Fasi di lavarozione


La bussola principale



"Io sono la porta delle pecore…Io sono la porta, se uno entra attraverso di me sarà salvo; entrerà e uscirà, e troverà pascolo"(Gv 10, 7.9).

"Ha aperto davanti a te una porta che nessuno può chiudere. Solo Lui costituisce la porta d'accesso" Apocalisse 3,7.


È partendo da questi concetti che si è rappresentata la bussola d'ingresso principale e come simbologia si è scelto di interpretare l'Albero della Vita, realizzandone la forma con la tecnica dell'incisione decorativa su cristallo temperato. Tale tecnica permette di creare un particolare gioco di trasparenze e opacità: l’Albero è raffigurato su entrambe le ante per far sì che il fedele, entrando in Chiesa, abbia la sensazione di passare attraverso le sue fronde – chiaro richiamo all’ albero rigoglioso del Giardino dell’Eden. L’Albero, simbolo del mistero delle vita e del sacro, è il Cristo e anche la Chiesa, di cui l’edificio di Pietra ne è solo il segno. L’Albero è rifugio, sempre pronto ad accogliere tra le sue braccia aperte l’umanità intera.


Bussola d'ingresso con incisioni decorative su cristallo temperato

Le quattro bussole laterali



Le quattro bussole d’ingresso laterali sono realizzate in cristallo trasparente con un disegno astratto inciso, al fine di creare una continuazione tecnica e stilistica con la bussola centrale. Il disegno lineare è percorso verticalmente da linee sinuose, tale accorgimento, oltre che di valenza puramente estetica, caratterizza, in modo univoco, i quattro ingressi laterali all’aula della chiesa.
Bussola d'ingresso con incisioni decorative su cristallo temperato


Le vetrate artistiche



Per le vetrate artistiche della chiesa si è scelto di rappresentare un tema astratto, la Luce, che simbolicamente diviene luce dello Spirito Santo. La luce divina, filtrando attraverso i vetri, ne carpisce l’anima luminosa e cangiante e la riversa all’interno dell’aula di questo luogo sacro, arricchendola di molteplici significati e simbolismi. Per dare corpo a quest’idea sono stati scelti vetri soffiati di diversi cromatismi, con ricche sfumature che rendono protagonista assoluta la luce. Durante il passare delle ore del giorno le vetrate vivono di luce per mezzo dei raggi del sole che proiettano colori vibranti sulle superfici interne.


Produzione vetrate artistiche
Produzione vetrate artistiche


L'illuminazione artificiale notturna trasforma invece la chiesa, con le sue luminose vetrate, in un "faro" nella notte. La chiesa stessa, attraverso il passare del tempo, con l’alternarsi della luce del giorno e della notte, è quindi proiettata in una dimensione cinetica che la rende viva e perennemente partecipe del mondo.




Il mosaico del pavimento



Sul pavimento al centro del Santuario è incastonato un mosaico che riproduce lo stemma della Fondazione Pro Juventute, disegnato da Don Gnocchi. Si tratta del monogramma di Cristo interpretato in forma del tutto nuova: dove il “chi” era formato da due stampelle incrociate e fasciate da una corona nobiliare (“Cum recidivar coronato”) ad indicare che la sofferenza umana, innestata su Cristo, forma una cosa sola con esso, forma il corpo mistico, e soltanto in questo modo può ricevere la corona del merito e del premio.


Produzione di mosaici


Il confessionale



Il confessionale collocato a destra dell’ingresso, è stato realizzato in legno e impreziosito da vetri soffiati dalle cromie cangianti dei rossi – gialli più o meno intensi. Sulla superficie dei vetri, resa attraverso la tecnica dell’incisione, compare una croce di "rete" che si sfalda: la maglia della rete che imprigiona con il peso del peccato si lacera attraverso la confessione, liberando lo spirito.

Al centro, nell’incrocio delle quattro braccia della croce, compaiono, quasi prendendo forma dai fili immaginari della fitta rete, due mani stilizzate che si stringono, a simboleggiare ancora una volta, la riconciliazione con Cristo dopo la confessione, il ritorno alla casa del Padre.


Produzione di confessionali


Il fondale dell'area presbiteriale



Il fondale dell’area presbiteriale è composto da cinque pannelli decrescenti verso i lati. Una geometria che appare avvolgente e che è stata impreziosita da una pittura murale a rilievo con accenti dorati: dall’alto della rappresentazione scende una "pioggia" luminosa dalle cromie dei gialli-bianchi che evoca la presenza dello Spirito Santo e l’intercessione della volontà divina. La "pioggia dorata" si apre lungo il pannello centrale divenendo luminosa croce, simbolicamente interpretata già nella luce della Resurrezione. Lungo i pannelli accanto a quello centrale si ergono due fasce dalle cromie dei bianchi su fondo dorato; a sinistra essa "accoglie" il tabernacolo dorato e la lampada votiva mentre a destra prende forma una delle frasi più significative pronunciata da Don Gnocchi realizzata in metallo dorato: "Altri potrà servirli meglio ch’io non abbia saputo e potuto fare. Nessun altro, forse, amarli più ch’io non abbia fatto".


Produzione vetrate artistiche


L’ambone e le sedute laterali



L'ambone, sede del celebrante con le sedute laterali e la panca laterale sono stati realizzati in legno. "Ed ecco…un angelo del Signore… rotolò la pietra e si pose a sedere su di essa. Il suo aspetto era come la folgore e il suo vestito bianco come la neve…" Nell'ambone vi leggiamo questa dimensione pasquale di annuncio della Resurrezione, che esalta la figura dell’angelo raffigurato attraverso la tecnica dell’incisione sul legno. L'ambone è icona del Santo Sepolcro. "Si mostra come pietra ribaltata all’apertura del monumento, alto per la proclamazione e perché l’angelo ad annunciare la Resurrezione di Cristo vi stette sopra". "L'ambone è la mensa della divina parola, da cui Cristo Signore ci offre il nutrimento primario e indispensabile per la vita cristiana". La prima parte della messa viene praticamente fatta li, in questo luogo Cristo si dona a noi come Parola, ci fa conoscere qual è la sua volontà, ci illumina, ci insegna come dobbiamo vivere.

La sede del presidente e le sedute laterali sono collocate in modo visibile nel presbiterio e in diretta comunicazione con l'assemblea, per sottolineare l’atteggiamento di dialogo che caratterizza la celebrazione.


Ambone in legno


Il Tabernacolo



Il grande tabernacolo è collocato al centro della parete laterale dell'area presbiteriale; la sua porta anteriore di forma quadrata è stata realizzata in bronzo dorato con la tecnica della fusione a cera persa e raffigura, in stile figurato moderno, l'episodio della Cena di Emmaus.


Realizzazione di tabernacoli e arredi liturgici

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